LETTERE DI GUERRA





















































Dove finiscono gli scrittori ed iniziano gli esseri umani?
Fantasia e realtà si rincorrono e fondono.. distinguerle a volte non è possibile…o forse semplicemente non serve…perché il gioco della vita è lo stesso sempre.. un eterno divenire in cui tutto è possibile e a noi non resta che viverlo….sperando che i nostri compagni di viaggio comprendano ciò che a pochi è dato di comprendere.
Grazie Davide per lo scrittore..per l'essere umano!!!
Sofia

I settembre, 1915 

 Ciao Sofia,

qui al fronte i colpi dei mortai non hanno mai smesso di cadere sotto di noi, per tutta la giornata.
Una pallottola é fischiata sulle mie orecchie, ho avuto paura, anche se Giorgio dice che non sono le pallottole che ti fischiano vicino ad ammazzarti.
La paura rimane però.
Il generale sostiene che dobbiamo avanzare. Ci manderà a morire tutti, uno dopo l'altro. Andremo dentro al fango e alla nebbia del mattino, andremo con passi decisi incontro alla morte.
Nessuno ci crede però. Nessuno. Sono tutti convinti di farcela.
Tutti i commilitoni, tutti questi ragazzotti che vengono da ogni campagna del nostro giovane regno, sono tutti entusiasti che nulla gli scalfirà, sono forti ed esuberanti.
Ieri ho scritto una lettera a un giovane sardo. E' piccoletto e ha la fronte spaziosa.
In Sardegna faceva il pastore, come tanti del resto.
Mi guarda dritto in faccia, serio, e con gli occhi fieri, senza abbassarli un solo attimo, mi dice che é analfabeta e visto che ha sentito che sono uno dei pochi che sa usare la penna, mi chiede se gli scrivo questa lettera alla sua ragazza.
Dettata da lui però. Io dovrei solo renderla nella forma più corretta.
Mi dice anche che la sua ragazza la porterà da una certa nobile donna, "studiata " come dice lui, che abita in una villa a pochi passi dal mare, la quale si é offerta di leggerla.
Si la leggerà per lei in cambio di nulla.
Questo sardo si chiama Arturo. Si da  fare al campo. Non é di molte parole, ma quando non c'é si sente, lo vedo dai suoi occhi che gli manca la sua terra, la sua terra faticosa.
A volte ci fumiamo una sigaretta insieme. Facciamo un paio di boccate a testa e poi ce la passiamo.
Questa notte non sembra finire mai.
Mi manchi dolce adorata.
Mi manchi tanto.

Davide


Settembre, 1915
Caro Davide,

ho letto la tua lettera agli amici del Circolo poeti…Ti abbracciano.. Il circolo è diventato una copertura al "Gruppo rivoluzionario" che appoggia i compagni russi. Ieri sera c'è stato un incontro con alcuni di loro qui in Italia per confrontarsi..
Non resterà più nulla uguale in quella terra…loro dicono che i tempi sono maturi…che ormai i soldati e il popolo sono dalla loro parte…che tutti gli imperi cadranno.. Io ascolto.. lo sai che il mio ideale è quello nicciano dell'andare oltre..
Forse dalle ceneri di quello che i tuoi occhi guardano così da vicino…nascerà finalmente il mondo nuovo che abbiamo sempre desiderato…un mondo in cui anche le donne possano trovare la loro giusta strada.. e non avrò pace fino a quando non avverrà…
Mi fa tenerezza l'idea che tu scriva per quel soldato sardo…e mi fa sorridere il fatto che ti definisci "uno dei pochi che sa usare la penna", tu che quando scrivi fai sussultare le anime di chi ti legge o ascolta. Anche stasera hai commosso me e gli amici…Ho visto qualche lacrima scendere…dai loro occhi…dei miei non parlo…hanno già troppo pianto.
Non volevi questa guerra…lo so che il tuo unico amore è lo scrivere…e che il dolore e la morte non ti appartengono…è la vita in ogni espressone che ami…come me…
Mi manchi anche tu…inutile dirti che pensarti in pericolo di morte…mi devasta..
Ho sentito dire che molti soldati hanno perso la vita uccisi da cecchini attirati dalla luce delle sigarette…stai attento Davide…ti voglio vivo…ho tante cose da farti assaporare ancora…
Ti abbraccio e ti bacio.
Sofia

settembre 1915

Cara Sofia,

ho ricevuto la tua lettera.
Mi sono messo sotto un grosso albero ombroso e ho letto.
Due, tre, cinque, innumerevoli volte.
Non puoi immaginare quanto calore mi abbia dato leggerla.

Salutami i poeti, digli che presto sarò con loro
ancora sorridente come prima,
ma ricorda di non essere mai troppo esplicita
con la questione rivoluzionaria perché
non si sa mai, i gendarmi del nostro governo sono nei paraggi.

Irrompono nelle case, frugano, rivoltano, spazzano.
Un mio compagno di tenda mi ha detto che ha visto un'intera famiglia
trascinata in pubblica piazza, da dentro casa sua, per essere fucilata lì,
sul posto, dove si era radunata una folla gracchiante.

Avevano trovato dei manifesti compromettenti.
Così non avevano risparmiato nessuno.
Come se quei due bimbi c'entrassero qualcosa.

Oggi non ti parlerò del fronte, sappi però, che per quanto ci si possa abituare, non ci abitua mai  abbastanza a vedere tutti questi morti ammucchiati nei campi della battaglia.

Oggi ho visto un ferito. Il dottore l'ha esaminato. Gli ha dato 28 giorni di prognosi.
Non é grave per fortuna. Tanti altri giovani non potranno dire lo stesso.

Non sono mai stato così attaccato alla tua immagine

Con somma adorazione

Il tuo servo devoto

Davide

ottobre 1915

Caro Davide,

non temere, so badare a me stessa…Lo sai che i compagni russi hanno aperto una scuola rivoluzionaria a Capri…e mi hanno chiesto di andare per organizzare i collegamenti con il nostro gruppo? Credo che accetterò…
Tu parli di pericolo a me…Tu che hai la morte davanti ogni istante…No, non sarà la morte a fermarmi Davide, la guardo dritta negli occhi…perché questi affamatori di popoli dovranno abbassare la testa un giorno…Guardati intorno, nelle trincee contadini disperati strappati alle terre magre…muoiono per un patria di cui non conoscono che la miseria…
Desidero un mondo migliore per loro…e per noi…La voglio vivere questa rivoluzione…fino in fondo…
Ieri sono andata davanti ad una fabbrica di armi per protestare…contro  lo sfruttamento spaventoso che subiscono gli operai….Lavorano 12 ore al giorno…e ci sono anche bambini…Uno ieri è saltato in aria dilaniato da un ordigno…i pezzi erano sparsi ovunque…anche addosso ai compagni di lavoro…Piangevano…impotent i…e la madre urlava come una lupa impazzita…La polizia ci ha attaccati…molti sono stati arrestati…Se non fosse stato per Flavio che si è parato davanti al mio corpo facendomi da scudo un gendarmi mi avrebbe spaccato la testa con il calcio del fucile…L'ho visto cadere a terra mentre gridava "scappa Sofia ..scappa"…Gli operai della fabbrica sono usciti in massa a difenderci…e i gendarmi si sono ritirati…Per questa volta sono salva…Abbiamo raccolto Flavio che perdeva sangue dalla bocca e dal naso…se la caverà…L'ho abbracciato forte…il suo sangue si è sparso sul mio abito…e so che non sarà l'ultimo…
Caro Davide sono sempre loro…hanno cambiato nome  e volto…ma quello che vogliono è sempre lo stesso da secoli "avere"  e non "essere"…I compagni rivoluzionari parlano finalmente della donna con rispetto e la mettono al loro fianco con gli stessi diritti…Io sono fortunata…ho potuto studiare e dedicarmi alla politica e all'arte…ma quante donne sfruttate…sono solo gusci vuoti senza diritti…Niente studio…niente voto…solo figli da sfornare…e quando lavorano sono pagate la metà degli uomini…Sfruttamento nello sfruttamento…
Dimmi di te, cosa provi dietro a quelle trincee a combattere una guerra che non è tua…a vedere morire ogni momento i compagni…Vorrei coprirti con il mio corpo…perché nessun arma possa raggiungerti…
Mi divora la passione per la vita…e per la conoscenza…non ne sono mai sazia…e per la libertà che splende più di ogni altra Musa per me…Libertà .davide..domani svegliarmi con il mondo nuovo per cui stiamo lottando…Io ci credo e non smetterò mai di crederci…
I riformisti mi preoccupano, come preoccupano la compagna Rosa Luxemburg, faranno diventare acqua il sangue rosso della rivoluzione.
Al circolo dei poeti…domani sera leggerò le mie poesie…in onore dei compagni russi…c'è Andrej che farà da traduttore…ho deciso di leggere anche brani dei tuoi racconti…lo sai quanto amo il tuo scrivere..
Sto ascoltando Beethoven…"Appassionata "…ho saputo che il compagno Lenin adora questa musica…
Ti abbraccio forte.. tieni da conto la tua vita…non tanto per me.. ma per quelli che ti leggeranno…uno scrittore non può morire lo sai…

Sofia

Ottobre 1915

Cara Sofia,

Ottobre é come Settembre.
Tutto scorre così lento. Tranne in battaglia, dove tutto é confusione, caos.
Ieri ho guardato a lungo la luna che brillava tra due cime della nostra
catena alpina. Ho pensato di scorgere il tuo viso per un attimo, e per
quell'attimo l'ho visto davvero il tuo viso ed é stato bellissimo, poi sei
scomparsa e mestamente ho dato una tirata vigorosa al mio tabacco.
Non ho molto tempo per scriverti purtroppo, ma ti penso ogni minuto e ogni
istante che passa, tranne quelli che sono occupato a non farmi beccare dalle
pallottole degli Austriaci.

Continua a lottare per questo mondo, perché io non ne vedo un senso, di quel che sta accadendo qui, perché anche a vederlo non si troverebbe, un senso!
e io voglio vivere e vedere i prati che si riempiono di fiori e andare a
pescare sul mio lago adorato, con te che ti aggrappi alle mie braccia, e
morbidamente mi baci sul collo e su tutto il corpo.

Ieri hanno colto di sorpresa i ragazzi delle 13 divisione del nostro
reggimento. Erano in 25. Solo tre di loro si sono salvati. Uno é morto
mentre il suo amico cercava disperatamente di salvarlo. L'ha portato in
spalla fino al campo. Al medico é bastata un'occhiata per capire che, con
quel buco in mezzo allo stomaco, grande così!, non cera nulla da fare.
Ma fece finta di curarlo perché vide gli occhi pieni di speranza di
quell'altro ragazzo e tutta la strada che aveva fatto.
Così dopo un dieci minuti di tentata rianimazione lo dichiarò morto.
Il ragazzo che lo aveva portato era crollato non appena il medico aveva
preso in consegna l'amico. A quel che mi risulta non ha ancora saputo che
l'amico é morto. E forse non vorrà saperlo. Forse vorrà credere che si é
salvato, perché servirà a lui.

Immensamente, Mi mancano i tuoi baci.
Tuo Davide

Dicembre 1915

Caro Davide,

non sai con quanto dolore ti scrivo questa lettera, gli amici mi hanno incaricato di darti questa terribile notizia.  Sofia  è stata fucilata all'alba ieri. L'avevano presa quei bastardi dei gendarmi dopo una retata al circolo. Invano hanno cercato di farle rivelare i nomi dei compagni..L'hanno torturata, così ci ha raccontato un nostro infiltrato che ha dovuto assistere impotente alla sua fine.
Sofia non parlava guardava i suoi assassini dritto negli occhi…altera come tu la conosci..neanche una lacrima..non ha voluto che la bendassero..Era così bella e così fiera che quando il comandante ha ordinato di sparare..i soldati sono rimasti immobili..e allora hanno udito la sua voce gridare..nel silenzio assoluto, in cui si poteva sentire il battito del cuore …"Ti amo libertà..ritornerò, come sempre è stato" ..Il comandante ha intimato ai soldati di sparare..ancora e ancora minacciandoli di finire al plotone di esecuzione.
Hanno sparato…e lei è caduta  come una rosa rossa recisa…i lunghi capelli neri bagnati dal suo sangue…e i soldati so che hanno pianto…
Sono riuscito ad avere la sua ultima lettera scritta per te.
Ti abbraccio amico mio lo so che non può consolarti..ma ti siamo tutti vicini, perché Sofia era la vita stessa…e la vita non può morire mai…
Tuo amico e fratello  Flavio

Caro Davide,

quello che temevi è accaduto…sono in una cella ad aspettare la mia morte terrena..
Non è certo la sorella antica che cercavo..ma la libertà. Non per me che libera sono sempre stata
ma per chi non sa neanche pronunciare questo nome..e non ne conosce il sapore divino.
Non potrei vivere senza lei..e non voglio che ci viva chi non la conosce.
Ricordi? Masticare il pane per chi non ha i denti!!!
Ecco io l'ho fatto…
Non mi aspetto di trovare dio dall'altra parte
Ma di rinascere una rosa rossa sì..questo  la  morte me lo deve…
Ogni volta che ne vedrai una accarezzala..potrei essere io..
Paura? Sì tanta..ma non la leggeranno sul mio viso..
Ho sempre saputo che poteva accadere..qualcuno deve pure
tenerla in alto questa fiaccola che l'uomo porta con se da quando
ha scelto di mangiare la mela in quel paradiso asettico e senza scelte!!
La lascio a te questa fiaccola…raccoglila per me..con  lo stesso amore
con cui mi hai tenuta tante volte tra le braccia..
Scrivi angelo mio…scrivi sempre e resta vivo per me…
Sarò in ogni tua parola..in ogni tuo ricordo..e tornerò
come è sempre accaduto..ancora e ancora nel tempo..
Sarò in ogni spirito libero che comprenderà quello per cui adesso i miei occhi si chiudono.
Mi hanno uccisa tante volte..ogni volta che mi hanno rinnegata ..rinnegando se stessi, ogni volta che hanno sporcato con le loro miserie la mia innocenza.
Il comandante mi ha chiamata puttana..questo è il prezzo per la libertà della donna..ogni volta che un uomo ci chiamerà puttane vorrà dire che saremo sulla via della libertà..perché con questa parola tutta la debolezza di chi non sa comprendere si mostra.
Ti lascio una lacrima unica e sola..la lascio cadere su questa lettera..in questa notte che non ne vedrà un'altra per me..è il sigillo del mio amore infinito per te e attraverso te l'universo intero..
Nel mio amore per la libertà ti ho sempre detto TI ADORO…lasciami dire adesso la parola sacra mai pronunciata..eccola è qui nella mia mano eterna ed unica…per sempre TI AMO.
Cercami sempre…

Sofia

QUASI UN SECOLO DOPO….  2005

Caro Davide…

….mi manca il tuo scrivere…quello che adesso sono sicura farà sognare qualcun'altra…perché la vita mi ha dato la tua vicinanza…ma ha tolto la magia delle tue parole…di  quelle con cui giochi per stupire qualche nuova anima incantata…Mi pare ti sentirle mentre vibrano piene di sangue e passione…e mi mancano..
Non mi appartengono più…come non mi appartengono più i tuoi desideri assoluti…i tuoi sguardi…si sono dispersi e infranti in altri occhi …in altre orecchie….
Mi manca di te  l'adorarmi per il semplice fatto di esserci…
Prima di noi si sono amate le parole…prima di noi si sono amati gli scrittori…
Ti ho perso Davide…ho perso l'assoluto che vibrava tra noi…l'attesa che si è fatta carne…ha spento la luce delle stelle…lo so…Io so molto Davide..anche quello che la tua bocca tace…
Quante volte bisogna morire nell'anima di un uomo? Per risorgere in ogni altra donna….
Ecco lo so che mi stai leggendo in altre anime adesso…perché conosco tutte le donne dell'universo…so di essere ognuna di loro…conosco ogni sfumatura della loro anima che chiede solo di essere ascoltata…ma per ascoltarle hai dovuto uccidere la mia…accantonare i suoni più assoluti e lasciare la superficie e il relativo…
Lasciami andare Davide…adesso che leggi quella che ero in altri cuori..e hai sete di vedere occhi che non siano i miei…Mi manca il tuo scrivere…sapeva accarezzarmi senza mani…e mi manca il mio scrivere che accarezzava la tua di anima….
Tu sei andato a cercarmi in altri occhi…hai regalato le tue parole assolute e magiche ad altre orecchie.
Voglio riprendere a scorrere…voglio tornare ad essere il fiume che amavi…quello senza argini…che si è fermato per te e per te è divenuto pozzanghera….acquitrino….p erché tutto ciò che si ferma muore…e viene dimenticato e sostituito…Sapevo che fermandomi mi avresti ucciso e saresti andato a cercarmi da altre parti….
Lo hai fatto….Mi hai messo catene sottili…e silenziose…hai chiesto senza chiedere…che io ti appartenessi per non appartenermi…
Vai libero Davide…libero da me…vai a specchiarti negli occhi che desideri…saranno sempre i miei ovunque guarderai…perché.  oltre l'assoluto che ti ho dato non c'è niente altro…ma tu lo hai dimenticato…e io dovrò essere felice…
Non cercarmi più…torno a scorrere….

Sofia

Sofia adorata,

Nulla é morto. Nulla.
Quel pulviscolo s'é rigenerato. E' cresciuto, s'é sgonfiato e morto ed é risorto.
Risorto dal concime delle sue stesse ceneri.
Tu mi chiedi qualcosa che io non posso.
Qualcosa che non ha senso. Forse mi senti imbrigliato, bloccato, accerchiato?
Forse non mi vuoi schiavo dei miei stessi impedimenti?

Tu anima danzante che inneggi alle speranze più assolute!
Tu che sei fiume senza argini dirompente e accoccolato nel suo scorrere!

Tu odi il mio cuore che pure ti chiama?
E pure non ha mai smesso di mirarti e rimirarti
in quegli occhi che sono come pozze di luce mai effimera!

Tu odi quel che mi si svolge dentro
quel che canta sempre per te
eterno!
inarrivabile
incontrovertibile.

Tu sei libera di scorrere e
di baciare ogni luna
e ogni altro sole!

Tu sei libera di schiaffeggiarmi e di baciarmi
di sbrindellarmi e ricompormi,
tu sei il pennello che ha generato l'opera
scultrice di sogni profondi
ambasciatrice di lingue nuove
che s'esalano per i campi celesti e
per le equoree arene

tu non hai il passaporto per andartene
perché non hai neanche un porto
dove attraccare
perché il tuo porto é il mondo
e io sono del mondo
e non ho mai smesso di guardarti con occhi assoluti

perché quando sono con te
e questa é la cosa che ti distingue da tutte le altre

QUANDO SONO CON TE
IO SONO A CASA!!!
Un bacio.

Davide

LETTERE DI GUERRAultima modifica: 2005-07-09T11:32:20+02:00da sofia3000
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28 pensieri su “LETTERE DI GUERRA

  1. senza parole come sempre quando a parlare è il cuore della libertà dell’amore quando a parlare sono i silenzi di chi ha provato ad innalzarsi sulla miseria di chi mai comprenderà. Buona giornata Sofia

  2. Stupenda come sempre mia cara Sofia. La mia isola ha superato l’analfabetism o…ma si è inaridita. Le tue parole sono ambrosia per l’anima. Ti abbraccio con affetto.

  3. attenzione, sofia, che virgilio ha moltiplicato le lettere nel post, come capita spesso…; cancella le copie, per chiarezza; altrimenti il virtuale ed il reale finiscono per infittirsi ulteriormente. Quindi .comunque…..d iciamo che credi alla reincarnazione. …

  4. Mia Cara Sofia siamo silenziose quando a parlare per noi è il cuore, e noi, permettimi la presunzione, siamo una razza a parte, quella a cui appartengono le donne che sono rinate attraverso il dolore e che lasciano fluire dalle dita quelle piccole lacrime che non sanno far uscire dagli occhi. Siamo gente strana mia cara, gente che non è mai riuscita a dimenticare come si ama attraverso il rispetto altrui e per questo non sempre accette, non sempre capite, ma va bene anche così quando ci si riconosce. Virgilio ormai è diventato vecchio e incapace e forse sarebbe ora di abbandonarlo in massa. Ciao

  5. Mi sono ritrovata immersa con tutta me stessa, emozionalmente coinvolta, nella lettura di queste lettere, dell’amore misto a passione civile e politica, del coraggio e insieme della sofferenza, della devastazione della guerra e della speranza di pace, della libertà e dell’ansia di custodirla o conquistarla, per sè, per gli altri, a qualsiasi costo, della vita e della morte, dell’amore che supera la morte stessa e travalica il tempo e lo spazio, per divenire eternità assoluta.
    L’amore, quando è AMORE, non finirà, mai! Come la fenice risorgerà dalle sue proprie ceneri! Mi sovvengono dei versi da me scritti e che ti dedico con il cuore ” Braccia mi stringono/ piene d’amore./ Indelebili/ vivono in me./Non è vero che si può/dimenticare di amare!”
    Con affetto e ammirazione. Ilia

  6. corrispondenza sublime.. il FIGLIO DELLA LUNA mi ha preso..affascin ante.. una cortesia se puoi.. non vedo l’immagine che hai adottato per il figlia_luna.. potrest inviarla x mail a:
    r_matarazzo1@vi rgilio.it
    scusami ma adoro le.. immagini! con stima infinita..
    roberto matarazzo

  7. oh beh! e quand’e’ che tocca a noi di marte? l’avevo sentita sta roba. e m’e’ piaciuta anche la leggenda degli indios che scendono con un cavo da un altro pianeta arrivando sulla terra. vuoi vedere che noi di marte abbiam gia’ fatto il nostro turno….

  8. bellissimo… non si può aggiungere altro, nel timore di rovinare il sapore romantico che lascia nella mente. Un affettuoso abbracio. Action.

  9. Ciao Sofia, come al solito catturi l’attenzione senza tanto clamore, ma con tanto tatto e dolcezza. Ti andrebbe di entrare nei panni di Cecco Angiolieri per qualche minuto? Ti ho nominata…pass a dal mio blog quando hai tempo e voglia. Saluti, George.

  10. Ecco perché mi riusciva così difficile entrare nel tuo blog. Un epistolario d’amore e poesia che scorre attraverso un secolo è impegnativo per qualsiasi pc, figuriamoci per questo che sto usando abusivamente e nei ritagli( pochissimi) di tempo. Ho rinunziato già tre volte, ma oggi ho insistito e ne sono felice. Ho letto le “tue”belle lettere. E voglio ricordarti che quella cenetta sul mare è realmente avvenuta, una sera di qualche mese fa, in cui avevo proprio bisogno e voglia di scambiare due chiacchiere con un’amica come te.Magie del blog…( sempre utile, anche scalcagnato come è diventato ora). Un bacio.

  11. cara sofia… ho sentito un brivido calso nel tuo unirti a me nel mio grido! E ti assicuro che quel spontaneo succhiatemi il clitoride mi è piaciuto molto! E ovviamente non parlo solo della solidarietà del gesto! 😛 un bacio bellissimo angelo!

  12. Il lupo contempla da lontano la luce che non gli è concessa. Nell’ombra anela al ricordo che di un tempo di essa aveva. Si è sempre in continua evoluzione..non ci si ferma mai. Si versano lacrime dal nulla, si urla, si odia, ma si riama…..

    Le petit bohémien de la rue des loups

  13. Nonostante l’ora, ho riletto le tue lettere di guerra, e, se possibile, le ho trovate ancora più appassionate, appassionanti.
    Un abbraccio, mia dolce amica. Ilia

  14. ciao sofia; rileggo ogni tanto le tue lettere; mi pare che hai mescolato appunto reale ed immaginario, non so fino a che punto; ti sembrerà strano..ma mi chiedo a cosa servono tutte le storie d’amore, se poi tutto resta come prima o peggio? Forse solo una zattera, per non affogare subito…: Quando il mondo, il reale sarà capace di offrirci qualcosa che non sia una eterna elemosina, che può per giunta riprendersi ad ogni istante? Tu parli di assoluto, in rotta verso l’assoluto, ma come tutti ci muoviamo nell’assoluto relativo; ogni amore, va per conto suo, ed il mondo se ne và per conto suo; una speranza è che se si unissero tutti gli amori, in qualcosa capace di aggregarli, forse si creerebbe un Amore non più impotente e limitato, capace di penetrare la realtà più incisivamente. Ciao.

  15. ora è successo a me, quello che era successo a te nel pubblicare il post, con l’aggiunta che non posso cancellarlo? Come qualche volta succede..!
    Cosa dirti delle lettere? Dico chè in linea di principio, seguendo il tuo stesso obiettivo ‘principe’, applicato coerentemente, ricercare l’assoluto…. , che bisogna costruire solo amori ‘assoluti…, possibilmente; questo dovrebbe valere ovviamnete per tutti, la vita sarebbe più semplice; dici che nella tua ricerca di assoluto, i compagni di viaggio, cadono come foglie e si arrendono; ma questo vale specialmente in amore, dove tutte le coppie ormai cadono come foglie in autunno, desiderose di rifiorire altrove…; ma esiste solo una primavera assoluta, le altere sono copie, che via via sbiadiscono e portano il fallimento incorporato in partenza. Perchè coerentemente con te stessa, non cerchi l’assoluto, in tutto? nelle tue parole , lo vedo, ma poi i fatti…; sofia, non sprecare la tua sensibilità, punta verso l’oltre come dici; ma l’oltre non è semplicemnete l’oltre, anche un burrone è l’oltre, ma non è l’oltre vero!! Ci sono oltre che costruiscono ed oltre che distruggono. In questo momento è quello che sento di dirti. Ma poi,….. cosa ne sò io??? Siamo, come dici, viandanti, affiancandoti per un attimo, camminando, ti ho sussurrate queste parole; adesso continuo a camminare……

  16. Ma davvero è cambiato così poco in 90 anni? davvero c’è un posto umano dove ancora si fanno guerre? Un abbraccio che ti aspettava da tempo.

  17. In ogni nuvola si nasconde un angelo ke aspetta il momento giusto per scendere sulla terra, a portare un saluto a un granello dimenticato

  18. la guerra non esiste. la guerra é sempre. i massoni sapevano che ciò che si andava preparando, una controrivoluzio ne antimodernista, poteva impedire il compiersi del kaos. loro hanno solamente aiutato la natura a fare il suo corso. I e II guerra mondiale. e molto altro. compresi filosofi e pensatori uccisi. per loro l’autodistruzi one è il buon esito. e dunque questo amore altalenante, mentre al monte verità gli ultimi teosofi e anarchici danzavano, mentre a basilea si compievano i primi passi, non lascia aperta nessuna ipotesi alternativa. ci vogliono soffocare. con le nostre parole. e le loro idee. il Tu e l’Io sono lontananza.

  19. in questo post, hai mescolato passato e presente, amore e guerra, speranza e dolore. Le tue parole sono sempre profonde ed in qualche modo confortatrici. Ciao.

  20. non ho ben capito, quanto nella storia che racconti sia vero e quanto virtuale; tu dirai che non importa. Ma se in parte è vera, stai soffrendo e questo mi dispiace; può esssere indelicato, dire qualsiasi cosa, anche perchè non si conosco i fatti. Se dovesse essere vera, ti auguro di trovare presto la ‘tua’ direzione; hai il mio appoggio virtuale.

  21. Ciao, per un po’ non potrò leggerti… ma nulla m’impedirà di pensare alla tua scrittura intensa. A presto. Andrea

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