L’ASSOLUTO-RELATIVO

L’immobilità, la stasi, la meta raggiunta…ho orrore del circoscritto…di tutto ciò che inquadra e descrive…incanala, incasella…giudica, perché tutto ciò è peggiore della morte in cui comunque intravedo la rinascita…Il dubbio creatore mi accompagna …il divenire…m’incanta la fenice che rinasce dalle proprie ceneri…il vuoto che sostituisce il pieno e viceversa…l’esserci sempre…inafferrabile…..
scrivere pagine ogni giorno per strapparle senza dimenticarle mai…Il fuoco che arde con la passione più devastante…l’acqua che purifica e scorre…la terra che si rinnova con le stagioni…l’aria che m’innalza fino alle vette…e mi disperde…

Il viaggio che si nutre di odori e sapori..e li dona nel suo andare…
Adoro i danzatori che delle loro parole fanno carne…e della loro vita l’opera d’arte più magnifica…
Adoro l’audacia dello spirito che cerca…e che non è mai sazio…
Adoro l’assoluto-relativo…Ador o i distruttori di certezze..e i creatori dal nulla…
Adoro i distruttori di templi che dopo tre giorni riescono a ricostruirli ancora più magnifici…
Adoro coloro che fanno di se stessi un tempio…
Adoro i guardiani dei sogni…che tengono in alto il nostro spirito divino…
Adoro la stella che è in ogni essere…
Adoro i dissacratori…che rimodellano la vita…come creta…e ne fanno diamante…
Adoro perdermi…appesa al Filo di Arianna nei labirinti della mente e dei sensi…
Essere ogni musica….ogni danza…
L’inverno di Vivaldi che incalza…
E i pianoforti che suonano da soli in ville a picco sul mare…
I pionieri…gli esploratori…i rivoluzionari…il pensiero e l’azione…
E coloro che riescono a passare per la cruna di un ago…
E partire…stupirmi ogni giorno di me stessa e degli altri..
Niente più stelle che diventano polvere…che illudono con parole che non saranno mai sangue e carne…che non partiranno mai per i viaggi che favoleggiano…e che fanno delle stanze prigioni…invece di universi senza mura…
Il forse…forse…forse…
E la consapevolezza…la scelta…
E amo chiunque sappia comprendere…e possieda la chiave del giardino dei filosofi….
Dove immutato, perenne, assoluto, eppure ancora mai nato…il mio spirito attende…accoglie…trasforma …distrugge…crea…plasma la vita…

L’ASSOLUTO-RELATIVOultima modifica: 2005-04-17T20:14:00+02:00da sofia3000
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17 pensieri su “L’ASSOLUTO-RELATIVO

  1. Nessuna persona mi è mai parsa così “viva” come te. Lo credo che non ti piace la stasi, il luogo circoscritto… Tante delle cose descritte piacciono anche a me, il pianoforte a picco sul mare poi…Anche io amo la vita, però non sono coraggiosa e vitale come te. E i luoghi circoscritti a volte li cerco. Ho bisogno di rifugi per il corpo e per l’anima.

  2. Condivido molto di quello che dici, dal dubbio, acutamente definito creatore, alla fenice che rinasce dalle proprie ceneri, all’idiosincra sia per gli ambienti ristretti, chiusi, all’insofferen za verso ogni forma di catalogazione. Posseggo uno spirito libero, ma, confesso, mi è sempre, o quasi, mancato il coraggio di viverlo fino in fondo.
    Ti abbraccio. Ilia

  3. A proposito dell’assoluto relativo…
    mi viene in mente la recente e purtroppo ormai famosa omelia di ratzinger sulla perdizione del relativismo e dell’individuo x esaltare invece la dittatura del cattolicesimo.. .
    Speriamo che il suo futuro operato possa essere piu luminoso del suo passato grave e oscuro…
    Baci, isa.

  4. Alla fine, pure rimescolandole, le carte nel mazzo sono sempre le stesse. Questa impressione mi viene spesso leggendo i post della padrona di casa, che sembrano il monumento a un’ideologia artificiale e immutabile. Esaltano il possedere una chiave che, più che aprire la porta di un giardino, pare fatta per chiudercisi dentro. E tutte queste belle parole, questi concetti così evocativi a volte sembrano solo un involucro colorato e prezioso che protegge l’enorme vuoto di una persona che non esisterebbe altrimenti. Non so.

  5. Caro Anonimo, parli di mazzi di carte..ma tu giochi a carte coperte:)
    In me vedi solo ciò che tu hai dentro…perchè per me le parole sono carne e sangue..per me il pensiero è azione…e il giardino non è una prigione dove racchiudere il vuoto…Ecco non sai…ma più che altro non comprendi…ma per questo c’è tempo…un abbraccio Sofia

  6. Come sempre i tuoi sritti hanno l’impronta speciale di chi va oltre, senza temere le colonne d’Ercole. Le parole si rincorrono in una forma che appare infranta, ma sottendono un nuovo equilibrio che solo i virtuosi sanno esprimere. Come una suonata al pianoforte di Rakhmaninov. haffner

  7. L’anonimo dice, ideologia artificiale, carte rimescolate…. ; per me ci sono grandi spunti, rimango semmai perplesso sulla effettiva traduzione in vita reale di un modo di pensare che rasenta l’impossibile; mi chiedo come sia veramnete nella realtà sofia? Un’altra perplessitaà è quella di fare di se stessi dell’uomo, un dio assoluto; un pò pericoloso, ma l’audacia nel tentare nuove strade,nel rispetto di tutti e che richiede una enorme grandezza d’animo(perciò mi chiedo sofia com’è), è qualcosa che solo i grandi sanno fare; ma i grandi sono uguali ai piccoli, altrimenti creiamo delle scale di natura spirituale e non mi sembra utile; ideologia artificiale, immutabile? Oggi tutto muta, un riferimento assoluto, manca ed è la causa di tanti squilibri sociali….; si tratta di definire meglio questo assoluto, anche se tu dici sofia, che ti annoia, il classificare, la descrizione ecc..; capisco quello che vuoi dire, ma ci vuole secondo me l’uno e l’altro, altrimenti, si è come una macchina che ha solo l’acceleratore e non il freno. Il tuo stile, lo considero unico, c’è sempre qualcosa…che lascia attoniti….

  8. caro haf..se solo sapessero che la mia vita è molto più oltre delle parole…e che le sinfonie le vivo fino in fondo..come le tue cime che raggiungi!!! Forse non si avvicinerebbero così incautamente..c onvinti della certezza dei loro sogni…Sofia esiste ed esistendo non può che essere sola..proprio perché esiste..e occhi in cui rispecchiarsi devono ancora nascere!!! Perché inevitabilmente le stelle diventano polvere..e sono le parole degli altri a non divenire carne e sangue…ma non per questo mi arrendo e salgo come te fino alla vetta…c’è solo una lacrima ogni volta…che i loro sogni si perdono…e il giardino dei filosofi torna in silenzio..

  9. Grazie per avermi fatto visita e per aver lasciato traccia di te. Bello il tuo blog. Suggestive anche le immagini.
    Cordiali saluti, George.

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