MATRIMONI

MATRIMONI
Sara al matrimonio non aveva mai creduto…All’amore sì.. Per questo s’infilò una fede leggera come il suo credo, in un giorno d’inverno, in piazza tra la gente che passava. Un vestito a fiori già troppo stretto, orgogliosa di una vita che già batteva dentro da tempo.
Un sindaco democristiano pronunciò la formula di rito e le mise in mano un mazzo di tulipani gialli. Lei avrebbe preferito rossi. Questo fu tutto e per lei fu anche troppo.
Era stata una scelta d’amore condivisa e l’avrebbe portata fino in fondo.
E quando l’ingegnere le parlò di un’assunzione definitiva e di una carriera luminosa a Milano, dove la ditta aveva la sua sede centrale, “perché vede lei c’interessa..Sara” lo guardò e rispose “No e tra qualche mese vedrà da solo perché, anzi visto che ci siamo venerdì non posso venire, ho un matrimonio”.
Un giorno un’anziana signora la fermò per strada: ”Mi scusi signorina, ma vede io non ho resistito….lei avrà circa 13 anni e vederla così…nel suo stato ecco…io..mi scusi…mi scusi davvero”. Sara le sorrise, treccine al vento, lei era senza tempo da sempre.
Quando venne il momento si ritrovò davanti ad una vetrata, con le gambe spalancate, con il sole che sorgeva, a sentirsi dire: “spinga, spinga”. E furono due occhi mediterranei, indagatori da subito, a succhiarle quei seni da bambina , di cui s’innamorò perdutamente e non smise mai.
Ma di che parleranno quelle due, si domandava la gente, quando le vedeva passeggiare per la città, sorelle sicuro che altro? Parlavano dell’arte di vivere, dell’arte di amare e spesso la piccola consigliava la grande.
Aveva lasciato tutto per quella scelta: famiglia, casa, amici. Poi ci furono le battaglie per il lavoro, la casa da costruire, i viaggi, la passione di vivere pienamente senza riserve.
Matrimonio cosa significava per Sara? Diceva sempre a lui: “Se un giorno me ne andrò lo faro per amore…come sono venuta”.
Quel giorno arrivò quando capì che non restava niente altro da fare, se non un ultimo gesto, per quell’uomo che da rivoluzionario si era trasformato in un talebano. Si tolse la fede in piazza tra la gente, prese le poche cose che amava e se ne andò lasciando, la famiglia, la casa, gli amici.
“Il divorzio non m’interessa” disse “io non mi sono mai sposata, ho solo amato, anzi sto ancora amando e non rinnego niente e non cambierei niente di ciò che è stato..ma è ora di andare”
Se passate per quella città potete ancora vederle, sorelle nell’anima, bisbigliare alla luna….dell’arte di vivere dell’arte di amare.

MATRIMONIultima modifica: 2004-04-19T01:20:41+02:00da sofia3000
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10 pensieri su “MATRIMONI

  1. Raccolgo e faccio mio un appello di Moonfary vorrebbe portare all’attenzione di tutti i blogger di Virgilio il problema dell’infanzia violata, ti va di postare qualcosa sull’argomento linkando i siti di interesse? Grazie

  2. Ti giuro dolce sofia che leggero’ il tuo post…presto.. .ma per stasera sono saturo di matrimoni…dav vero…per ora solo un breve passaggio dalla tua casa per ringraziarti dei passaggi e un soffio di rosa e lamponi

  3. il clone è di Sara…ma potrebbe essere di chiunque sognasse come ho sempre sognato io…ecco perchè dico che avrei voluto partorire tutti i figli della terra per amarli e rispettarli così…e dato che agli animali non va meglio…ok anche loro avrei voluto partorire..orsi compresi…ti abbraccio Sof…Sofia

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