L’AMORE NEL GIARDINO DEI FILOSOFI

Mai all’altezza sarò, mai passeggiare potrò a piedi nudi in questo splendido giardino per filosofi e incantatori. Sarò reietto e allontanato e messo in un angolo al buio, condannato. Sarò la fiamma spenta di una candela ormai consunta, sarò l’essenza dispersa all’aria, al vento. Sarò una carezza che potrà sfiorarti solo durante una tenera distrazione e poi dovrò tornar lontano. A poveri disillusi come me non è dato di sedere al fianco di meravigliose creature, le distruggeremmo in un battito di ciglia. E che battano queste fottute e maledette ciglia, che distruggano e rovinino, segno sarà di una vita vissuta e d’amori logori, di passioni giunte all’osso, di ricordi vivi e gente morta lontana dal peccato di non avere mai amato. Anonimo anch’io vorrei restare, ma non per te questo è sicuro, e dunque vado via prima ch’io possa rovinare quest’essere divino che in me farò dormire. Ti amo.

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Mi ami, Anonimo Compagno di viaggio? Di quale amore parli? Di quello troppo umano che ti trascina su strade solitarie senza ritorno, in case tutte uguali..Di quello che il tempo impietoso lascia solo nelle fotografie…e si trascina stanco nella quotidianità.. Dimentico delle passioni..dei sogni..dei sospiri..del dubbio creatore..Prigioniero della certezza che annulla…
Nell’attimo stesso che il tuo sguardo incontra il mio inizio a morire..Nell’attimo stesso in cui ti appartengo..mi condanni all’oblio…E il mio corpo che adesso brami diventerà un soprammobile da spolverare ogni tanto o da ignorare come tutto ciò che possediamo.
Nel giardino dei filosofi è l’amore creatore che sospira in notti incantate..è l’amore divino che riconosce il divino nell’altro…è l’eterno desiderio mai appagato…è il dubbio..
Non ti amerò mai come una donna che attende…t’innalzerò alle stelle e ti getterò nella polvere sempre..perché è la vita che voglio sentire battere ogni istante..Voglio che la tua carne bruci nell’incertezza…di un’unica certezza: quella che mi stai vivendo..
Nel giardino dei filosofi si cammina piano su sentieri che portano ad un amore ancora da scrivere…o che si è perso nella notte dei tempi..Un amore che non possiede, che non ha certezze, che perde le chiavi per entrare e le ritrova in posti sconosciuti per caso, quando ormai sembra tutto impossibile, un amore che non si arrende mai, un amore libero e creatore, un amore sazio di nulla, un amore sospeso…Un amore che renda divino il tuo essere umano…e ogni giorno ti faccia morire e risorgere come se non l’avessi mai vissuto.
Così è l’amore nel giardino dei filosofi…per chi possiede la chiave…per chi la cerca senza arrendersi mai..
Un abbraccio Sofia.

L’AMORE NEL GIARDINO DEI FILOSOFIultima modifica: 2003-10-07T21:47:36+02:00da sofia3000
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13 pensieri su “L’AMORE NEL GIARDINO DEI FILOSOFI

  1. Una sfida nata per caso tra blogger, un gioco, uno scherzo. Mi ha divertito, perchè questa cosa è anche divertimento, scherzo, follia. E’ il lanciare il sasso e attendere nascosti. E’ essere la scolaretta che fa marameo a quelli più grandi prima di scappare in aula durante l’intervallo. E’ temere che un’amica si perda e cercarla e cercarla ancora fin quando i piedi non sono piagati. E’ sapere che ci sei, che ti posso trovare tutte le notti e mangiare le tue parole; è riportarti le chiavi quando le perdi.

  2. Difficile commentare il tuo post…difficil e! Un crogiòlo di sentimenti, passione, sovrastrutture culturali raffinate.Un bilanciamento centellinato tra cuore e ragione. Sai? non vorrei fare la figura di Collodi nei confronti di Omero. Devo trovare quella chiave, per ora leggo smarrito tra le righe dei tuoi sentimenti.
    Ciao amica, haffner

  3. Gentile, raffinata, pungente è la tua risposta a questo tal anonimo che s’inginocchia per amarti. Ma l’amore di cui scrivi non è amore se non posso sentire l’odore tuo dentro le mie narici. Farmi pungere dai tuoi umori sarebbe amore, lasciare che tu possa elevarmi laddove nessuno ha fatto mai perchè mai m’ha amato. Lasciare scivolare il mio corpo dentro le acque limpide di colei che amo è amore, annegare in quelle torbide delle mie inesatte sensazioni è panico e nient’altro. Lascia dunque che quest’anonimo insolente e peccatore ti porti lontano, lascia avvicinare la sua mano e fai ch’egli si possa bruciare piano piano. Non aver paura di ciò che vedi naturale e naturale non è, arrenditi per un attimo alla gioia di una vera scoperta. Fruga amica cara, scava in quest’essere irrespettoso che è venuto per caso a bussare alla tua porta e da allora non è più andato via e vive ancora della speranza che possa aprire e farlo accomodare. M’inchino e ti bacio saziandomi della gioia che mi dai solo con le tue parole.

  4. E tu? Tu di che incertezza, di che dubbio parli? Dell’eterno gioco femminile del darsi senza darsi, del negarsi offrendosi? E’ una strada che tenta, che ammicca, che affascina. La strada del prendere senza prendere, del dare senza dare, del vivere senza vivere. Nel momento in cui mi avrai mi dimenticherai: l’insondabile paura di sempre, l’equilibrismo delle parole perfette. Incorniciate e tramandate da madre in figlia. Sono terra e me ne vado camminando. Sudo e piango. Agisco. Nel momento in cui ti avrò ti dimenticherò con la certezza di vivere una vita nel sangue e nelle risate, di tornare tra cent’anni e trovarti ancora qui fluttuante. A te il giardino dei filosofi, a me l’incanto di cadere sulle ginocchia e farmi male.

  5. Il vero amore è lasciar volare via una farfalla, e sapere di stare ancora volando con lei..

    Un saluto Sofia, da un lupo che non parla tanto.. ma che ascolta sempre..

  6. Mi presento sono iol62 il mio link è http://blog.vir gilio.it/iol62.L e tue poesie sono piene d’amore e sono indice della tuo animo gentile, molto belle, spero un giorno di esserne all’altezza uguale continua a scrivere.

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