UN ABBRACCIO

I gesti come le parole sono sacre per me.
Un abbraccio: è così che concludo ogni mio post, ma nulla avviene per caso in questa ma vita, ormai consapevole dell’oltre a cui apparteniamo.
Era una notte di stelle enormi, di quelle che potevi sfiorare con le mani desiderando. Una notte calda d’estate in cui la mia anima ricercatrice anelava a risposte, già trovate, ma in cerca di conferma. Odoravo la vita mentre mi inerpicavo sola nel buio, per una strada di montagna tortuosa e sconosciuta. La mia macchina arrancava tra buche e buche verso la meta. Dovevo essere lì quella sera e da nessun’altra parte. La vita mi doveva una risposta; non un altro giorno potevo attendere. Il cielo mi chiamava, lo sentivo attraverso ogni sua luce. Andare, nient’ altro.
Era rimbalzata d’anima in anima, di città in città, di voce in voce; fino a giungere a me. Qualcuno doveva arrivare lì tra cielo e terra, in quella notte di luna magica. Una domanda nell’ attesa.. La chiave dell’anima, la chiave per aprire le terre dell’essere umano, la chiave, miei dei, cercavo, per raggiungere l’umano e portarlo alle stelle…Il varco dei poeti, il passaggio verso l’oltre…Il gesto cercavo infinito e uguale per ogni labirinto, la chiave perduta nei millenni.. Una luce di torcia, una radura. .la meta.

Lei era lì su un altare improvvisato…come una dea indiana…Erano venuti da ogni parte per incontrarla…Scalzi e sparsi per i prati attendevano l’attimo…Uomini, donne, bambini in attesa di cosa?…Li osservavo, come Sofia ha sempre osservato, al di là del bene e del male.

Lei la dea madre, la dea terra, quella che poi è divenuta Madonna per molti…Lei proveniente dall’India di Ghandi, si ergeva portatrice di vita..e di speranza. Un gesto, un unico gesto, nient’altro, in quella notte di sogni possibili, donò la dea: un abbraccio. Stringeva ognuno tra le sue braccia regalando caramelle…e mormorando l’Om primordiale.. Io ci sono, mi amo, ti amo; ti riconosco fratello, sorella sulla via. La mia anima, pagana dalla notte dei tempi, scese dalla montagna stringendo in pugno una chiave di caramella. Era come avevo sempre pensato non c’era gloria, potere e ricchezza: la chiave per entrare era l’amore per se stessi e per gli altri. Un amore che non chiede, un amore che si fa vita, un amore che non possiede, un amore divino.
Molti abbracci sono partiti, altri attendono di tornare, in questo eterno divenire. Non importa il tempo che impiegheranno a comprendere che hanno preso tutto quello che c’era. Non importa se torneranno attraverso altri volti. Prima di chiudere gli occhi per aprirne altri in altre vite saprò di aver seminato la vita e l’uomo nuovo. Mi basta.

UN ABBRACCIOultima modifica: 2003-07-28T01:10:28+02:00da sofia3000
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4 pensieri su “UN ABBRACCIO

  1. CIAO SOFIA.NON CREDO CHE CI SARA’ BISOGNO DI CAMBIARE CHIAVE. POCO FA HO FATTO UN PO’ DI PULIZIA: HO CANCELLATO 5 BLOG CHE MI SONO SERVITI DI SUPPORTO A INIZIATIVE VARIE. SUCCESSIVAMENTE CANCELLERO’ ANCHE SOGNOEAZIONE, COSI’ C’E’ UN PO’ MENO DISORDINE. CIAO E BUONE COSE. ROBERTO.

  2. Ti svelo le canzoni a cui ti assoccio: “Perfect Stranger” Deep Purple “Tears Of the Dragon” Bruce Dickinson “Child in Time” Deep Purple And la poesia “Howl” di Allen Ginsberg e “L’urlo” di Monk

  3. CIAO CARISSIMA SOFIA. TUTTO A POSTO? FORSE NON LO HAI VISTO, MA TI HO RISPOSTO SU S.S.M. CON UN TESTO DEL GENERE:” MA TI PAREI CHE NON TI HO RICONOSCIUTA? VOGLIAMO SCHERZARE?”. TUTTO QUI. OGNI BENE. CIAO.

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