NOTTE SACRA

Selene lo attendeva…Attendeva il re dell’Oltre…in quella notte sacra gli avrebbe donato la sua conoscenza e la sua forza.
Non sarebbero bastati tutti gli altri  gesti e le parole del mondo per farlo…lei lo sapeva..
La scorciatoia per l’Eden…la chiamava Selene…e poi nulla sarebbe rimasto più uguale..
Teneva in mano il fuoco del risveglio e l’avrebbe fatto ardere per sempre in lui..
L’energia creatrice, l’eterno femminino…Lei ne conosceva l’incanto, la magia, il soffio vitale..
Selene aveva acceso candele verdi e  i vasi traboccavano di biancospino…e dalla finestra il mare…la raggiungeva…con il canto eterno dell’attesa..
Lo prese per mano Selene…e lasciò che si adagiasse  tra i cuscini…in un silenzio sacro, immutato…la sua mano destra sfiorò la fronte, gli occhi, le labbra…mormorando  la formula di rito…del riconoscimento…
“Sei  nella mia  mente, sei nella mia anima, sei nella mia carne…”
“Lo sono” sospirò lui…
Ripeté il gesto con la mano sinistra…
“Sono nella tua mente, sono nella tua anima, sono nella tua carne.”
“Lo sei”gli fece eco lui…
E stringendogli  le mani…mormorò ancora..
“Siamo nelle loro mente, nella loro anima, nella loro carne..”
“Lo siamo..” conclusero insieme…
Tornò il silenzio…Selene  prese una coppa di vino rosso e l’accostò alle sue labbra e poi a quelle di lui…mentre la luce della luna e delle candele disegnavano sulle pareti della stanza il corpo  perfetto del  re dell’oltre abbandonato ad accoglierla…
“Che il mio fuoco scenda in te…mio re…che la conoscenza illumini il tuo cammino per sempre..”
Le labbra di Selene si posarono sulle sue…incantate e incantatrici…ed iniziò la danza delle stagioni…
E lui sentì la terra dell’Autunno aprirsi all’aratro della vita e penetrare così a fondo da fondersi con la terra stessa…e comprese l’audacia che cerca e scava e lancia le frecce alle stelle…comprese la lotta…per la sopravvivenza…comprese il coraggio delle proprie idee…apprese il desiderio dell’ignoto…del viaggio…la difficoltà e la meraviglia di ogni inizio…il dubbio creatore, ascoltò il rumore delle catene che cadono.. e l’Alfa  fu sulla sua pelle come il vento fresco d’Autunno…
E senti la terra dell’Inverno, i suoi segreti, i silenzi…le sue certezze..
Sentì il peso e il piacere dell’attesa…e della ragione…il rigore della fermezza e della giustizia..il sapore calmo della saggezza e della pazienza..Percepì il  gelo che allontana e nasconde…che discosta…eppure protegge e  culla in sé il seme della rinascita…
E sentì la terra della  Primavera, la sua innocente bellezza creatrice…la sua irrazionale danza di vita, ne apprese la sincerità, la spensieratezza, i sospiri, i colori…Comprese la leggerezza del vivere, il piacere dell’esserci e dell’essere…e la libertà fu nei suoi occhi…ormai aperti sulla vita..
Sentì il cuore battere come un tamburo rituale e conobbe l’amore quello  che non chiede, ne sentì ogni sfumatura entrargli nell’anima fino a stordirlo.. ad inebriarlo..
“Accoglimi” ripeteva Selene come una nenia antica. …
“Ti accolgo”sospirava lui…
E senti la terra dell’Estate bruciare…Sentì tutti i vulcani della terra ardere…e conobbe la passione divoratrice, ne sentì tutta la devastazione…la terra che si fa carne, la terra che si fa frutto, la luce che illumina il cammino, la realizzazione…la meta, il fine ultimo, la conoscenza assoluta…il ritorno…e l’Omega fu sulla sua pelle come il vento caldo dell’Estate…
“Io sono?” disse il re dell’Oltre…”Sì, adesso tu sei” rispose  Selene…tu sei l’Alfa e l’Omega…
e allora lui le baciò la fronte, gli occhi, le labbra  e le mani…

NOTTE SACRAultima modifica: 2006-04-30T13:11:00+02:00da sofia3000
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4 pensieri su “NOTTE SACRA

  1. La tua danza di parole che apre e schiude a tratti quell’oltre al quale sempre ti ispiri…Quando si leggono i tuoi post si è sempre in bilico tra la metafora e la magia. Buona domenica, Sofia, è sempre un piacere incontrarti.Ann a.

  2. Mi permetto di lasciarti solo due parole…sei bella. Sono sicuro che vai oltre alla prima accezione di queste due parole 🙂 Un abbraccio, George.

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