LA STANZA AZZURRA

Selene entrava nella stanza azzurra quando lo desiderava.
Le pesanti tende di velluto azzurre aperte sulla vetrata e il mare…
La stanza azzurra a picco sul mare…
Selene entrava all’alba, quando il primo desiderio di luce cancellava la notte… Apriva il libro del tempo…ne estraeva tre carte: passato, presente, futuro e le lanciava verso la volta celeste.
Fermava il tempo Selene…nella stanza azzurra  a picco sul mare…né faceva musica e danza.. favola e sogno…Apriva il libro e ascoltava i ricordi del mondo divenire parola e gemito…Ascoltava il desiderio di vivere, Selene, così immenso da togliere il respiro…e allora, mentre il sole s’innamorava del giorno.. ballava al suono di un violino..
“Si  risorge  sempre dal buio” la notte diventa giorno…il dolore gioia…e il silenzio parola…
Le rose rosse sbocciavano nella stanza azzurra..si aprivano al sole…e inebriavano con la loro essenza: una per ogni ricordo…una per ogni amore…Selene le ascoltava mentre si aprivano alla vita…e diventava rosa anche lei disperdendosi nell’aria fino a raggiungere le terre più lontane..
Saliva sopra l’arcobaleno Selene…lì dove ogni colore la raggiungeva…Oltre l’arcobaleno tutto diventava possibile…
Aspettava il rumore dei passi ….e il cigolio dell’antica porta e allora, vestita di Sole, Selene apriva l’antico scrigno , prendeva il proprio cuore adagiato tra i sogni addormentati, li svegliava chiamandoli per nome, si apriva il petto con le mani e lo depositava piano…Ascoltava ancora il battito del proprio cuore senza tempo…non sapeva quanto lo avrebbe tenuto lì…ma aveva forse importanza? Il tempo necessario come sempre era stato…il tempo che le avrebbero chiesto…
Asciugava l’ultima lacrima Selene, mentre apriva la porta…e faceva entrare la vita…e allora Selene la prendeva per mano la conduceva davanti alla finestra…e le mostrava l’alba…la prima alba del mondo…Alzavano  i calici colmi di vino rosso e rose…li alzavano verso l’unica stella rimasta nel cielo, sorridevano…e insieme uscivano dalla stanza… fuori nulla sarebbe rimasto più uguale…

LA STANZA AZZURRAultima modifica: 2006-01-22T13:23:00+01:00da sofia3000
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8 pensieri su “LA STANZA AZZURRA

  1. Selene mi ricorda un pò Così parlò Zaratustra(si scrive così?); l’atmosfera, questo tipo di simbolismi, il senso dell’assoluto, l’estasi fuori del tempo; mi chiedo se Selene esista in te nella vita reale ed abbia veramente queste certezze inespugnabili.
    ………..(Olt re l’arcobaleno tutto diventava possibile…) dice Selene, l’Arcanave vuole andare proprio lì;
    ……..(li alzavano verso l’unica stella rimasta nel cielo); dato che l’Arcanave ha scritto .. di una locomotiva fatta di stelle, decisa a trainare tutto oltre..l’arcob aleno, mi preoccupa; ma…. basta una sola stella; anche in una sola stella, ci sono tutte le stelle, in una sola donna tutte le donne…

  2. E’ sempre una gioia ritrovarti e leggerti. Le tue venute sempre più rare mi piace pensare dipendano da una vita che ti afferra per i capelli e non ti vuole mollare. Un bacio, notturno, come molto tempo fa.

  3. Caspita, Sofia come è diventato difficile entrare nel tuo blog. E’ da ieri che sto provando. Sarà forse per tutte queste stanze nelle quali è facile perdersi perché ognuna di esse ha qualcosa che ti attira e ti trattiene. Soprattutto i calici di vino rosso e il mare. Anche quello in tempesta.Fa’ uno sforzo Sofia, vieni ogni tanto perché noi amiamo leggerti .PS. Non sono ancora a Venezia, purtroppo ma prima della fine del mese ci sarò.

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