DONNA

Ad ogni donna che ha attraversato la mia vita…da quella che mia ha dato alla luce, alle maestre e insegnanti…alle amiche…alle compagne di viaggio del blog..a tutte le donne che hanno sofferto e lottato, a quelle che sono morte per la libertà e per la giustizia…alla donna più preziosa della mia
vita…e a tutti gli uomini che combattono accanto alle donne…. le amano, comprendono e rispettano… dedico questa poesia…Immaginate che sia Francesco Petrarca ad averla scritta…chi più di lui sapeva cogliere le sfumature della grazia divina in una donna…
E’ tratta dalla mia prima raccolta di poesie (1995) in omaggio a poeti e scrittori che hanno reso grande l’arte dello scrivere nel corso dei secoli. In una sorta di anima collettiva, i vari artisti diventano oggetti e soggetti dell’opera stessa, rincorrendo i temi della vita, dell’amore e della morte, nella consapevolezza che la conoscenza, unendo con un filo invisibile le esistenze che si susseguono, superi la morte stessa. Dedicata a……poiché loro sono dentro di noi e noi in loro per sempre. Un abbraccio Sofia.

Ti osservo passare mentre scende la sera,
sei bella più delle stelle
che aspetto nel cielo.

Sul tuo volto leggo il perché del mondo,
i suoi giochi malvagi e stupendi.

Sciogli i tuoi capelli
che tocchino le spalle nude e i tuoi fianchi,
aperti alla notte che entra nei vicoli in silenzio.

Nulla ti può uguagliare donna,
Tutto ti ruota intorno.

I tuoi piedi calpestano il mondo
e io vorrei prendere il suo posto.

DONNAultima modifica: 2004-03-08T01:47:49+01:00da sofia3000
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30 pensieri su “DONNA

  1. In certe notti è difficile sentirsi più bella di una stella, ma stasera voglio crederti e mi scioglierò i capelli guardandomi allo specchio sorridendo. Grazie Sofia, è stato un buon massaggio al collo.

  2. Una bellissima poesia, collocata in maniera sapiente dopo le tue dolci parole…mi piace quando dici “alla donna più preziosa della mia vita”. Posso dirti che sono fiera di essere una donna, di sentire ed amplificare sentimenti ed emozioni…di ferirmi anche quando potrei evitarlo. Mi piacerebbe leggere le tue poesie…a presto, ciao

  3. Ricordo d’aver sentito di uno che aveva visto in campagna un maiale con una gamba di legno. La storia è questa: una famiglia di contadini ne aveva comprato uno per mangiarselo a Natale, ma il porcello era intelligente e tenero, come un bambino, e gli si affezionarono: lo chiamarono Gennarino. L‘animale cominciò a ritenersi un membro della famiglia, e lo era, a tutti gli effetti. Però implacabili ad un certo punto giunsero le festività natalizie. Che fare? I nostri contadini (che erano contadini, e non potevano concepire un cattivo affare) nonostante che ormai volessero bene ad Gennarino, decisero che se lo sarebbero mangiato, ma solo un pezzo per volta, anno per anno, in maniera da conservarselo a lungo. Avevano cominciato dalla gamba, sostituendola pietosamente con una protesi di legno.

  4. In questo periodo che per me sarà molto difficile… accolgo il tuo abbraccio per trovare un altro pò di quella forza che non dovrà mancarmi… la vita non fa soste… si deve percorrere anche se la strada è dura e in salita… ma non posso perdere la speranza quella mai! Ti ringrazio Sofia e bando alle tristezze… Viva le donne… beh anche i maschietti… siamo generose no? Un bacio cara Sofia e che il vento ti sia sempre benevolo! :-))))))))))))) )

  5. Dolce Notte Sofia… mi hai scaldato il cuore oggi… per fortuna ho persone vicine, ma certe cose le devi affrontare di prima persona… Poi magari ti farò sapere… scusa il mio sfogo e grazie di nuovo! Un abbraccio! 🙂

  6. mi associo ai tuoi auguri… credo nn ci sia poesia piu’ bella x esprimere la dolcezze e la forza di una donna… un abbraccio :o)

  7. Uno sguardo chiuso. — Se questo fosse un vero racconto, comincerebbe per esempio in un autogrill, dove c’è questo tipo che si confonde con gli altri; che se avessero il tempo, e la voglia, si accorgerebbero che ha qualcosa di strano. Continua a rigirarsi tra le dita una piccola penna, tiene gli occhi bassi, si guarda attorno con preoccupazione. Lo sguardo è serrato e distante. Poi si noterebbe, se si facesse abbastanza attenzione, che l’uomo tira fuori da una tasca un pezzo di carta e prende un appunto. Ma Rosa Calzecchi di Follonica ha due figli cui badare, che sono stanchi e oggi particolarmente irrequieti, sicché non degna nemmeno di una occhiata quest’uomo magro e nervoso seduto accanto a lei. Anche il signore con il cappello di pelo, Simone Parodi di La Spezia, pensa soltanto ai casi suoi, com’è giusto che sia, e non guarda. Ma se anche lo facesse, cambierebbe qualcosa? E come loro, che casualmente affiorano tra le righe di questa pagina (come nella notte due anfibi che riprendano ossigeno per poi scomparire tra i flutti), anche tutti gli altri. Se questo fosse un vero racconto, l’autore ci direbbe che l’uomo magro sta per cambiarle la vita, a Rosa. E anche a Simone. Come sta per mutare il destino di tutti coloro, bambini, donne, giovani e vecchi, che il caso beffardo ha riunito nell’autogrill, ognuno perso dietro pensieri vacui, cittadini occasionali di un luogo senza storia, uguale a milioni di altri il tutto il mondo, ma che domani, e per qualche giorno ancora, sarà sulle pagine dei giornali, e ripreso con la solita dettagliata morbosità dalla televisione. Ma possiamo distenderci, tirare il fiato, è solo un breve blog, e finisce qui.

  8. Non solo Petrarca, amica, qui ritrovo anche Guinizzelli: “Io voglio del ver la mia donna laudare”. Ai tuoi bei versi, all’amore, alla vita vola il mio pensiero. Un abbraccio, haffner

  9. Splendido…mi sono tuffata nelle tue parole sicura di trovare acqua tiepida e amica…e così è stato! In diversi momenti, leggere mi hanno investito come fiocchi di neve gelata che si congiungevano con l’acqua…in altri scintille di fuoco hanno giocato conni mei capelli senza bruciarli ma donando nuova luce…grazie, un abbraccio

  10. C’era questa signora, una vedova, che abitava non molto distante dalla spiaggia, proprio lungo il litorale. Una mattina di tarda primavera, una di quelle giornate che da noi sono tiepide e miti come sulla costiera amalfitana (a proposito l’anno scorso ci ho passato giorni favolosi: visitare). Insomma la signora, che chiameremo Marcolfa, si affaccia sulla terrazza, e che ti vede: una coppia di giovani che fanno il bagno nudi. Anatema! Prende subito il telefono e allarmatissima chiama la polizia municipale. E’ un scandalo, dice, proprio davanti casa mia, dove andremo a finire, ecc., ecc.. Gli annoiati poliziotti debbono sorbirsi tutto l’immaginabile repertorio, appena compensato da un’inevitabile sbirciatina alle lunghe gambe della ragazza, veramente non male. I due ragazzi, un pochino mortificati, si rivestono e si allontanano, sebbene solo dopo un chilometro vengono colti dalla ridarella, perché la signora, la Marcolfa, coi suoi bigodini colorati in testa, e la sua vestaglietta anni sessanta, è davvero buffa.
    Tutto parrebbe tornato tranquillo, che l’universo abbia ritrovato il suo equilibrio, penserete voi. Ma no, accidenti. Perché la Marcolfa, più allarmata di prima, riprende in mano il telefono e urlandoci dentro chiama nuovamente le due guardie. Col suo telescopio, lasciatole in testamento dal povero Anacleto, e che per l’occasione ha rispolverato, puo’ vedere, esattamente a 7,65 chilometri di distanza, la stessa coppia, sulla spiaggia, che prende il sole. I due sono nudi, e addirittura, in quel momento, si stanno baciando!

  11. In ritardo, un grazie.Una donna guarda un’altra donna fino in fondo, perché la conosce e legge in lei non solo la bellezza, ma anche i “giochi del mondo”. Ciao, Sofia

  12. Sto bucando la terra nera Pit…piano riemergo dal buio…è quasi primavera…il letergo del lungo inverno sta per lasciar il posto ai giochi della mente e del corpo affamati di colori e di sole….Risorgo ogni volta Pit..cucio le ferite con aghi di luce…e sorrido… sono ancora pronta ad amare…Un abbraccio aspetto la tua musica…smak smak Sofia

  13. Mi manchi anche tu Noti….le mie notti da sonnambula si sono fatte più rare…la vita mi obbliga a qualche ora di sonno…se voglio sopravvivere… .eppure questi ultimi sei mesi..sono stati magnifici…non dormire quasi mai e poi il mattino essere in piena forma per la mia attività:)))… No, non ho sorriso in questi giorni…ogni tanto ..raramente quando la mia anima non ce la fa….mi fermo..un mio amico conoscendomi lo chiama “il riposo del guerriero” perché dopo questi brevi periodi sa che tornerò sulla barricata della vita più forte di prima..pronta a non risparmiami…p ronta ad amare senza riserve il mondo…Sono ancora debole ma sto risorgendo 🙂 pronta per il prossimo dolore che mi strapperà ancora il cuore…Un abbraccio e un bacio Sofia.

  14. Cara Anais…conosco la morale sessuale degli uomini:) fa parte del mio dna..ormai…co me tutte le cose che ho voluto comprendere fino in fondo…me ne sono distaccata come tutte ciò che ho appreso…e sono andata oltre…olte la morale e oltre l’uomo..E se poi avere la morale sessuale di un uomo significa per una donna esser facile…allora gli uomini sono facili…Ma il facile non è che un illusione…il darsi non significa donarsi..un abbaccio e un bacio Sofia…P.S.Non è detto che un giorno non scriva un post che ti faccia arrossire magari in risposta ad uno dei tuoi…come hanno fatto i nostri amici bloger…Dolce Notte

  15. parole leggere che volano lontano e raggingono i luoghi dove infinito abbraccia finito dove mondo inizia e finisce…scrit tore che sà far volare le giuste dolci parole resta nel tempo come francesco magari forse un giorno qualcuno apprezzerà gli immensi vaghegiamenti di una piccola donna…ciao elettra

  16. Ciao!Questo commento nn c’entra niente col post ma nn sapevo dove altro scriverti.Grazi e d essere accorsa tempestivamente in mio aiuto,ho seguito le tue istruzioni e ho fatto una prova:tutto ok! Solo…come devo fare invece se la foto viglio prenderla direttamente dal mio computer e nn da internet?Grazie .
    (P.s. X ringraziarti linkerò il tuo blog)

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