GOLFO DEI POETI

Mi sei tornato in mente  amico della mia adolescenza..Forse sarà perché questa volta la mia valigia è scesa nella stazione della tua città…prima di arrivare in questo albergo che guarda il Golfo dei Poeti…Tu arrivavi d’estate nel mio paese…da una terra tra mare e monti a me sconosciuta e così cara adesso…Portavi una chitarra e avevi nel tuo sangue il mio sangue..disperso in una parentela ormai  lontana…
Eri innamorato di me…dei miei quattordici anni arroganti che non avevano comprensione che per se stessi..tu qualche anno in più…
La tua mano che tiene la mia in una notte tra amici…mentre cacciavamo rane nel laghetto..per tutto il tragitto non l’hai lasciata mai…e poi quella sera che mi invitasti per una cena e provasti a baciarmi..Le tue labbra sulle mie..e la mia mano che ti ferma..” Mi dispiace ma io non ti amo…”
Sapevi farmi ridere..amico caro raccontando storie..e la tua chitarra accompagnava i nostri sogni…fino quella sera di un’ultima estate in cui ti dissi..”Io me ne vado, sai..non tornerò più al paese”
Ero cresciuta avevo 19 anni..”Io mi sposo…lo amo..aspetto un bambino..”
“Sei felice?” Mi chiedesti…”Si, lo sono” ti risposi…
Adesso ripenso ai tuoi occhi sorpresi e delusi..ma la tu chitarra suonò per me tutta la notte e mi facesti ridere con le tue storielle…come sempre era stato…
Non ti ho più rivisto…Eppure adesso sei qui…Hai vinto tu su tutti i miei amori…perchè ho compreso che tutto quello che mi hanno dato gli altri non mi era necessario…Era solo un loro bisogno…A me è sempre bastata una mano che stringe la mia..e un bacio appena accennato sulle labbra…e quel tuo accogliere  innocente la mia anima…totalmente  senza giudizi..
Nessuno è stato mai capace di far durare un gesto così semplice e innocente. L’hanno lasciata sempre quella mano…per altro che non ho mai chiesto..e la mia anima è sempre stata troppo grande per essere contenuta.. Tutto quello che hanno preso in più è stato sempre un mio regalo…
Una voce nella notte mi raggiunge, mentre torno all’albergo…Il tipo del gruppo di amici al ristorante si è fermato ad aspettarmi apposta dal mio rientro dalla passeggiata…Me l’aspettavo da come mi guardava in continuazione questi giorni..”Come mai una donna affascinante come lei tutta sola..? Posso farle compagnia? Andiamo a bere qualcosa da qualche parte?”..”No ..grazie” e passo oltre…
Uomini!! Troppo semplici…troppo prevedibili…
Andiamo Fabrizio…Vieni in spiaggia con me…La strada che scende è intitolata a Byron..anche lui, come me, considerava la poesia un metodo per diffondere la bellezza tra gli uomini…Vieni, suonami qualcosa…con la tua chitarra..e poi tienimi per mano…Aspettiamo l’alba..
L’amore è un atto di volontà consapevole…e uno spirito libero non è mai solo..

GOLFO DEI POETIultima modifica: 2006-09-28T12:31:00+02:00da sofia3000
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4 pensieri su “GOLFO DEI POETI

  1. Meravigliosa… ….bella,bella davvero…mi ha commosso…Poss o metterla nel mio blog “loscrigno” (nato da pochissimo) dove conservo tutte i post più belli letti in giro? Quelli che mi hanno lasciato un’emozione? Mi autorizzi? Citando la fonte ovviamente….. Rosanna

  2. Già quel nome, Fabrizio, è una ferita aperta per me. Perchè esiste un Fabrizio che vive la vita insieme a noi ma su binari di treno che non si incontreranno mai. Vite parallele condannate a guardarsi a distanza.

  3. Stupendo come sempre ogni tuo scritto…
    come una conchiglia depositata dalle onde del mare sulla spiaggia, ogni tua parola brilla della luce del tramonto…

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