IL LINGUAGGIO DIMENTICATO

Sì, il cielo ci guardi dalle battaglie lessicali.
Come se d’altre guerre non fossimo già sazi!!
Le parole si trasformano nello scorrere del tempo eppure restano immutate..ignote agli occhi di chi non sa riconoscerle.
Immagino caverne illuminate da fuochi ristoratori quando gli sguardi e i gesti parlavano e graffiti raccontavano le parole smorzate nella gola da grida gutturali…
Penso al linguaggio dimenticato dei sogni..a Babele e sorrido alle cattedre linguistiche.
Domani parleremo ancora il linguaggio dei segni e degli sguardi; il nostro pensiero attraverserà il tempo e lo spazio raggiungendo puro e blasfemo le menti che sapranno e vorranno riceverlo.

IL LINGUAGGIO DIMENTICATOultima modifica: 2003-09-26T14:00:02+02:00da sofia3000
Reposta per primo quest’articolo

3 pensieri su “IL LINGUAGGIO DIMENTICATO

  1. dimmi per caso il grande aldo capitini? ti adoro se è così, come ho adorato lui e i sui libri, vieni ad ottobre per la marcia della pace?

  2. si come sempre a piedi, il mio studio, quello dove son ora è quasi lungo la strada e dalla finestra vedo assisi alle falde del Subasio…dovev o immaginarlo che non potevi essere la figlia di …”nessuno” eri troppo, troppo..per nacsere dall’ombra…s pero tu l’abbia conosciuto…ne ha avuti tanti di grandi uomini l’Umbria, ne ho conosciuti molti, Lui, Sandro Penna Burri Dottori, il mio maestro, e pur non condividendo le sue idee politiche, mi ha dato molto e le sono grata come a tutti gli altri che mi han permesso d’essere quella oggi tu leggi, un bacio forte, ma proprio forte

  3. Lo so bene, con il corpo, ma il suo spirito non morirà mai, come sabbia è sparsa su di noi, chi lo conobbe e lo amò, a volte cenere…per non averlo capito fino in fondo

I commenti sono chiusi.