Amore
Donna, avrei voluto essere tuo figlio, per berti
il latte dai seni come da una sorgente,
per guardarti e sentirti al mio fianco e averti
nel riso d’oro e nella voce di cristallo.
Per sentirti nelle mie vene come Dio nei fiumi
e adorarti nelle tristi ossa di polvere e di calce,
perché il tuo essere passasse senza pena al mio fianco
e uscisse nella strofa – puro d’ogni male -.
Come saprei amarti, donna, come saprei
amarti, amarti come nessuno seppe mai!
Morire e amarti
ancor più.
E ancor più
amarti,
di più.
(Pablo Neruda)
E questa la poesia in omaggio a Neruda..il cantore dell’amore…tratta dalla mia raccolta Dedicata a….
La poesia eterna vive..perché eterno nel suo divenire è l’amore che canta……un abbraccio Sofia
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………a Pablo Neruda
Il tuo cielo non dorme stanotte
entra nelle mie ossa e mi chiama per nome
Cercami mentre sorrido oltre la vita che neghi.
Aspetta che possa catturare la mano dentro il mio petto
Apriti e scopri il destino: invano posso chiamarti.