Ti ho succhiata ingorda al seno di mia madre.
Con occhi di sfida mi hai nutrita.
Eri con me sull’albero del fico e del ciliegio
quando bambina mai sazia rubavo frutti al sole.
Ti ho chiamata con mille nomi
e assaggiata su corpi tremanti.
Hai lasciato che ascoltassi ogni musica, ogni lingua
e con la luce della conoscenza
scempio hai fatto di ogni credo.
Mi hai dato carnefici per allenarmi alla vita
strappando la pelle e rivoltandomi l’anima.
Quanto miele e fiele per mettermi in ginocchio!
Volevano comprarmi, con lusinghe o violenza.
Eppure non ti ho mai rinnegata.
Nessun dio, nessun uomo aveva il sapore di vita
del latte di quel seno..
E neanche quando ha bussato l’amore
devastando il mio territorio
ho aperto
perché è te che amo….. Libertà
e lui ti è solo figlio.