Poesia e conoscenza

IL PUDORE DEL SILENZIO

Cosa è successo al silenzio in questo Paese multimediale che è passato dalla  certezza della  zappa al dubbio  del  mouse  così velocemente da confondere l’utilizzo  dei due  strumenti  e il  loro  valore? E cosa è successo al pudore del silenzio in questa  terra in cui ci sono teatri vuoti e spettattori di drammi di vita come  se  fossero scene di spettaco..in cui se  vuoi  trovare il dolore devi guardarlo in un reality?

Questo paese  è impazzito dietro  sceneggiate di vita  che dovrebbero restare  squisitamente  private..

E dove  sono finiti  i  grandi temi? Soppiantati  da dubbi  tipo: ma il Premier  ha  avuto rapporti  intimi con la  Naomi?

Ho orrore  di questo Paese sconquassato sull’orlo del baratro mentre  suona  il mandolino….

Ho orrore  di questo paese  dove  non  c’è  più nulla  di sacro…

Dove un comico come Beppe Grillo fa il politico  serio e il capo del governo il comico…

e non è moralismo il mio, no..solo il senso del bello, del buono e del giusto..antico come la via del Tao che non ravviso più…

Per  questo è tanto  tempo che  taccio…osservatrice ferita di una  realtà in cui  tutti parlano, ma nessuno più ascolta.

Il pifferaio  magico  porta i nosti  figli verso un  destino ingrato…il nulla..

Il contadino aveva  poche  certezze ma  essenziali e parlava  poco: l’alba..il tramonto ..il tempo della  semina  e  della raccolta….poi un giorno gli hanno raccontato che  era  necessaria  la  fabbrica ed è andato in fabbrica..ha  fatto studiare  i figli, lo hanno illuso che poteva  diventare padrone..Ha preso a  scimmiottare il suo datore  di lavoro comprando a  caro prezzo le  sue  macchine..con  mutui interminabili..ha  mandato i figli a  studiare  filosofia..

Adesso  si ritrova  senza lavoro con  i  figli  sull’orlo del suicidio perchè troppo colti per lavorare in un paese  che non è mai  cambiato…in cui  i privilegi sono sempre  restati gli stessi…

Piano piano si sono ripresi tutto…il sogno concesso….i diritti del lavoro…l’uguaglianza…ma il contadino  ha  capito che l’hanno ingannato? Servivano  braccia per le  fabbriche  del potere..servivano  figli da parcheggiare  nelle università del nulla, perchè la terra sotto le dita non si stacca così in fretta e il figlio filosofo fa il cameriere, sempre che lo assumano.

E allora sono  felice che alcuni uomini siano morti  prima di vedere questa “ballata” triste che mi ricorda il regno di Eliogabalo…Il suo breve regno si concluse nel 222, quando, solo diciottenne, fu ucciso dai pretoriani. Assieme a lui furono sterminati tutti i siriani della sua corte, sua madre ed alcuni parenti, e le loro spoglie furono gettate nel Tevere, come massimo segno di disprezzo. Il regno di Eliogabalo fu disordinato e costellato di assurdi delitti e dei suoi folli progetti. In soli quattro anni era riuscito a sconvolgere la cultura romana, e nessuno pianse quando fu fatto sparire..

IL PUDORE DEL SILENZIOultima modifica: 2009-06-02T11:58:00+02:00da
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