Poesia e conoscenza

VAI…


Caro…

Ricordi? Le mie non erano parole al vento ma quello che sapevo doveva accadere:

“Farò della tua fragilità la tua forza…ti porterò per sentieri che non hanno nome…oltre il pensiero comune…e niente sarà più uguale…e alla fine del viaggio ti ricondurrò sulla spiaggia dove ti ho preso…ti lascerò addormentato…e quando ti sveglierai crederai di aver sognato…ma non sarai più lo stesso..”


Hai detto che sono l’arco che ha lanciato la tua freccia…ma la freccia non resta nella faretra…è destinata a raggiungere il firmamento…che senso avrebbe altrimenti il mio gesto…

Ho sempre saputo di doverti riportare sulla spiaggia dove ti ho trovato…non mi sei mai appartenuto…Ho lasciato che mi vivessi…Hai preso tutto quello di cui avevi bisogno…hai dato tutto ciò che sapevi e potevi dare…Anche se riempire un vaso già colmo è difficile.

Ascolta!! Senti come bussa alla tua porta la vita…Lasciala entrare…Non curarti di me..

Il mio richiamo desidera solo fare più forte il tuo partire…Non ascoltare le sirene d’Ulisse di questa anima che ti chiede di restare…Vai…ti voglio libero…di aprire la tua porta ad ogni esperienza.

Mi sono fermata con te…e ho atteso questo momento come il più bello di tutti…il tuo andare incontro alla vita….Senti come bussano alla tua porta? Mentre ti cullavo…ho udito milioni di questi richiami…e ho dovuto farli tacere…perché era per te il tempo dell’assoluto…perché l’assoluto era ciò che volevi…

Ma adesso è la tua porta che il mondo chiede di aprire…leggo attraverso i tuoi occhi…il desiderio di andare…Non ti fermerò…Riprenderò a scorrere, come è sempre stato…dalla notte dei tempi…e so che mi porterai con te…Mi porterai nel tuo scrivere…la cosa che più amo di te e che tu ami..

Fermami nelle tue pagine…fa della mia carne la carta del tuo manoscritto…non ti chiedo altro…

La mia faretra è piena di frecce che chiedono solo di essere liberate e lanciate verso il firmamento..

Ascolta! Il cerchio si è chiuso…sei sulla spiaggia addormentato…

Il ciclo delle stagioni è compiuto…sono stata le tua primavera piena di odori e colori…il tuo estate dei sensi brucianti…il tuo autunno del dubbio portato dal vento…e l’inverno silenzioso…che tiene prezioso il seme sotto la neve…

Adesso inizia la tua stagione quella della vita…vai…danza amico mio…danza come gli zingari che ami…Apri quelle porte per me…Come potrei tenere per me il seme che semino.? Che senso avrebbe raccogliere per me ciò che già conosco…?

Vai…non ti chiudo la porta…lascerò solo che tu la socchiuda piano dietro te..

Non guardare le mie lacrime…piango sempre quando un figlio mi lascia…fa parte del gioco della vita…vai a conoscere il mondo…vai a descriverlo con i colori che hai dentro..

Non morirmi accanto….come un’ancora al porto…ti voglio vivo..

Quando sentirai ancora la sete dell’assoluto io sono qui…se ti stancherai del viaggio…e non avrai un grembo su cui adagiare la tua testa…ripassa a riposarti..

Fai di me il tuo tempio…senza mura…non la tua casa…dove racchiudere il tuo sogno e il mio…

Ascolta!! Stanno bussando.. non tenere le porte chiuse per me…apri…falli entrare…

Io sono in viaggio…

Ti abbraccio Sofia
VAI…ultima modifica: 2005-01-23T01:53:50+01:00da
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