Poesia e conoscenza

LE PAROLE

Le parole penetrano, come pioggia incessante, fin dentro il nucleo della tua essenza. Parole sommesse, gridate, dimenticate e poi ritrovate per caso…Viaggiano nei meandri dei ricordi, si sgretolano, muoiono, ritornano. Parole da dimenticare o dimenticate, eppure presenti nell’archivio dell’anima…E vorresti che restassero ferme, immutate, sublimi e maledette…Ritornano a volte con gli odori e i colori, le senti salire e discendere fuori e dentro te…Ti cercano, ti riportano indietro…Suadenti ti illudono,  illudono….
Bugiarde, blasfeme, incuranti, ti incalzano, giocano, svaniscono e poi lì davanti ad un crepuscolo ti fermi ad ascoltarle ancora….Perdute e vive…Dove sono finite le parole? Se ti apri il cuore le ritrovi, ad una ad una risalgono impudenti, ti prendono e lasciano stordito. Sbiadiscono incuranti del tuo fermarle in qualche notte incantata, passano come ladre e strappano le tue…Ascoltale: cantano il dolore antico della menzogna, l’inganno del vivere, sirene di Ulisse della tua anima assetata…..Parole non dette, morte sulle labbra indecise aspettando tempi migliori, parole rinviate, taciute, sospese…in attesa di un cenno. Parole che umiliano, feriscono, alzano muri…Parole magiche che aprono porte sbarrate in cerca di tesori nascosti…Ascoltale: rimbalzano di valle in valle con echi di gioia e di pianto… Ti aspettano al varco e ti strappano il cuore, ti ridanno la vita. Preghiera agli dei davanti a fuochi accesi…Parole scivolano sulla pelle come carezze, sospirano, s’immergono, ritraggono…Onde di mare che sbattono su spiagge deserte…Acqua di vita…sentenza di morte…Il primo grido della vita che nasce…l’ultimo rantolo prima della liberazione dall’involucro terreno…”Cosa mi disse?” “Cosa mi disse?” Sbiadisce il ricordo, invano lo cerchi, lo fermi, lo aneli. Parole si sovrappongono ad altre e cancellano, si mischiano in un arcobaleno di colori… ”Chi fu?” “Chi fu?” E confondi le date, i luoghi, i corpi, i volti…Parole attese come manna nel deserto, giunte nei sentieri dei tuoi desideri, parole riconosciute, aspettate come acqua purificatrice. Ho viaggiato fin dai primordi dei tempi per trovarle una notte, sussurrate nel vento di un’isola mediterranea…Risposta ad una preghiera…Parole sacre da pronunciare solo una volta e mai più “Ti amo“ Quando, quando la udisti? Quando esplose dalla mente al cuore fino a dentro al sangue? Quando uscì dalle tue labbra per immergersi nei labirinti della vita? Quando riconoscesti il potere assoluto dell’arte di amare e divenisti un essere umano e poi un dio? Ecco, nasci alla vita quando la parola sacra esce dalle tue labbra serrate: mi amo, ti amo. Eppure a volte è solo una parola, una parola vuota e dissacrata, pronunciata invano, tradita, rinnegata, sporcata, umiliata, derisa, abusata, violentata. Non resta che il nulla…E allora tacete…voglio il silenzio, esigo il silenzio fino al giorno in cui non saprete il significato delle parole, fino a quando nelle vostre anime non sappiate riconoscerne il valore. Vorrei che gli dei serrassero le labbra agli uomini fino all’attimo divino della consapevolezza…e il mondo allora non sarebbe che un vasto silenzio, in attesa del vero… Sofia

LE PAROLEultima modifica: 2003-07-09T02:09:00+02:00da
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